Pizza dolce ebraica
VEGAN
Aprile 22, 2012 in Primo piano, Vegan
Ogni volta che i miei genitori vanno a Roma, si armano di tanta pazienza e si mettono in coda per acquistare i dolcetti del Boccione, l’antico forno del ghetto ebraico. E vi assicuro che la coda, talvolta abbastanza lunga, vale davvero la pena. Questo luogo, oramai piuttosto famoso e addirittura citato in qualche guida turistica, sforna bontà le cui ricette vengono tramandate da secoli di generazione in generazione.
Il mio preferito è la pizza dolce ebraica, o pizza di Beridde, a base di frutta secca e canditi, assolutamente privo di latte, burro, uova o derivati animali, quindi adatto anche a chi segue un regime VEGAN e senza lievito, quindi ideale anche per gli intolleranti a questo alimento.
La ricetta è gelosamente custodita dai pasticceri del Boccione, ma in rete ne ho trovata una che si avvicina in maniera abbastanza fedele alla quella del forno (ringrazio il blog My Art di Roberto Murgia) a cui ho apportato qualche piccola modifica, ma bisogna ricordarsi che la superficie e la base del dolce devono essere quasi bruciate per assomigliare nell’aspetto e nel gusto all’originale.
Tempo di esecuzione: 30 minuti più 20-25 minuti di cottura in forno
Porzioni: 8 fette
Attrezzatura necessaria: mixer (non necessario se si compra la farina di mandorle), impastatrice o fruste elettriche, raschia pasta, leccarda del forno
Ingredienti
Mandorle pelate o farina di mandorle: 300 gr
Zucchero: 150 gr
Farina 00: 200 gr + la farina necessaria per lavorare l’impasto
Olio di oliva leggero (tipo Sasso): 125 gr
Vino liquoroso (tipo Vin Santo): 160 gr circa
Ciliegie candite: 150 gr
Uvetta passa: 200 gr
Zucca candita a pezzi grossi: 100 gr
Cedro candito a pezzi grossi: 100 gr
Mandorle non pelate: 200 gr
Pinoli: 50 gr
Procedimento
Accendere il forno a 250°. Mettere le mandorle nel boccale del mixer insieme allo zucchero e tritare finemente (foto 1, foto 2). Se avete acquistato la farina di mandorle potete saltare questo passaggio. Trasferire la farina di mandorle e zucchero nella ciotola dell’impastatrice (oppure in una terrina e utilizzare le fruste elettriche), aggiungere la farina 00 e l’olio d’oliva (foto 3, foto 4). Azionare l’impastatrice o le fruste elettriche e versare il vino a filo fino a quando l’impasto diventa morbido (foto 5, foto 6), potrebbe non essere necessario aggiungere tutto il liquido.
Tagliare i canditi e pesare le uvette, aggiungerli un po’ alla volta all’impasto di farina usando una spatola (foto 7, foto 8). Pesare le mandorle e i pinoli e aggiungere anche questi poco alla volta (foto 9, foto 10). Trasferire l’impasto su una spianatoia infarinata (foto 11). Se l’impasto risulta troppo appiccicoso, impastare con un po’ di farina, poi dare la forma di un grosso salame lungo e appiattire (foto 12) – più o meno il “salame appiattito” dovrà essere lungo una 40ina di cm e alto 12 cm.
Con un raschia pasta, tagliare 8 fette. Oliare la leccarda del forno (foto 13) e trasferire le fette. Sempre con il raschia pasta, o con un coltello, segnare la superficie nel senso della lunghezza una volta, poi praticare 4 o 5 incisioni perpendicolari, in maniera da ottenere dei piccoli quadrati (foto 14, foto 15).
Infornare per 20-25 minuti, fino a quando sia la superficie che la base dei dolci sarà “biscottata”, quasi abbrustolita, mentre l’interno dovrà rimanere morbido. Sfornare, separare bene le fette a caldo e lasciare raffreddare completamente (foto 16). Trasferire su un piatto da portata (foto 17) aiutandosi con una spatola di acciaio o con il raschia pasta per staccare i pezzi dalla teglia.